Le streghe non dormono, di Alice Bassoli

 
Dopo la "Ninnananna degli alberi", Alice Bassoli torna e conquista nuovamente il lettore con un romanzo dal titolo "Le streghe non dormono, ambientata nei pressi della golena del Po. Edito Corbaccio Editore.


Autore: Alice Bassoli
Edito: Corbaccio
Pubblicato: 4 febbraio 2025
Pagine: 272


SINOSSI


La golena: un luogo senza tempo, una terra fertile tra il Po e l'argine che salva dalle inondazioni, ma che in inverno si trasforma in un luogo di nebbie, misterioso e avvolgente. È nel fienile di una casa semidiroccata di golena che Paolo, dodici anni, viene trovato privo di sensi con una profonda ferita alla testa. Con gli amici era andato a giocare sfidando i proprietari, Luigi Morosini, un uomo violento con un debito verso la giustizia, e la moglie Elvira, che nel paese di Fossanera descrivono come una strega, anche se poi non poche donne vanno da lei di nascosto a farsi fare i tarocchi. Gli altri ragazzi non sanno che cosa sia successo, ma non è difficile puntare il dito contro il Morosini. Certo, è possibile che Paolo avesse visto qualcuno che non doveva vedere proprio lì, dai Morosini, proprio in quel freddo pomeriggio invernale... Paolo è in coma, non si sa se ce la farà, ma intanto il vaso di Pandora dei segreti del paese è stato scoperchiato e mentre la polizia indaga, tallonata da vicino da Pietro Incantevole, giovane cronista della stampa locale, nessuna famiglia si sente più al sicuro

“La verità è che non vede l’ora di fuggire da quel posto. Perché la golena è come un mare nero, una distesa di oscurità che sembra non avere fine”.

Nelle campagne di Fossanera vi è un piccolo paesino nei pressi della golena del Po. 
Ci si conosce tutti, la reputazione precede qualsiasi buona intenzione o tentativo di cambiamento. Nessuno è immune dal giudizio degli altri, nessuno è esente da critiche. La verità è qualcosa che non può rimanere a lungo celata, poiché anche i muri sembrano avere orecchie. È dunque facile farsi suggestionare, cedere e convincersi di essere stati maledetti. Ma sono solo illazioni, si sa. O forse no...

Tre ragazzini un po' irrequieti si intrufolano spesso nella casa di un omone che soprannominano “Gorilla”, il quale non ama le visite o le incursioni nel suo giardino o, peggio ancora, nel fienile. Vi è anche una runner che nel medesimo giorno si aggira da quelle parti ma che si allontana in fretta e furia e, sullo sfondo, una Seat Ibiza rossa di cui è stata notata la presenza, ma di cui nessuno sembra voler tener conto. 
Uno tra questi tre agazzini, Paolo, verrà trovato privo di sensi con una profonda ferita alla testa.

Bamboline woodoo con la corda al collo, mostri nascosti sotto al letto, streghe che fanno il malocchio, voci di bambini che piangono, carillon il cui suono arriva da angoli oscuri della casa.

Tanti i personaggi che calcano la scena, molte le famiglie che ci illustrano uno stralcio di società, di difficoltà genitoriale, adolescenziale, di interazione con il mondo esterno o con solo quella parte più superficiale che si sceglie di far trapelare. 
Alcuni dei protagonisti fanno breccia nel cuore del lettore, altri fanno dubitare che ci sia qualcuno esente dal possedere un lato oscuro e maligno. Caratteristica che appare a primo acchito in molti, mentre in altri è solamente ben celata dietro luoghi comuni e finte buone intenzioni.

L’ambientazione, noir a tutti gli effetti, è cupa, insidiosa, inquietante. Descritta nei dettagli, permette un’immedesimazione totale.

La narrazione è un crescendo di suspense, colpi di scena e cattive intenzioni. Man mano che si prosegue nella lettura, il ritmo diventa sempre più incalzante, grazie all’alternarsi dei punti di vista di vari personaggi e di capitoli brevi. 
I rapporti umani e certe fragilità vengono messe sotto i riflettori dall’autrice, la quale non lesina sulla parte introspettiva, psicologica, trasmettendo al lettore, coscientemente, solo una parte di verità, con l’intento di confondere e dirottare da quella che sarà, solo alla fine, l’unica realtà possibile e inimmaginabile.

Commovente il personaggio di Eleonora. Toccante la scelta di Daniele.

Complimenti ad Alice per questo nuovo libro anch’esso, come “La ninna nanna degli alberi” (adorato, neanche a dirlo) dalla prosa coinvolgente, a volte cruda, e dalla trama indubbiamente ben strutturata. Il suo modo di scrivere è avvincente, con alcuni tratti talmente caratteristici da rendere la sua penna riconoscibile tra tante. Brividini anche stavolta.

“Piange. Il pianto arriva dal profondo, un fiume di dolore che sgorga senza controllo. Le lacrime si mescolano alla polvere del pavimento mentre la sua voce si alza in un urlo disperato, un grido che rimbomba tra le pareti della cantina”.

Da non perdere. Poi non dite che non ve lo avevo detto!!

SABRINA

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