Città d'argento, di Marco Erba

"Città d'argento" è un altro libro di Marco Erba, bellissimo a mio avviso, di cui vi parlo volentieri e che non posso che consigliare. Edito Rizzoli, 11 gennaio 2022.


Autore: Marco Erba
Pagine: 272
Casa Editrice: Rizzoli 
Pubblicazione: 11 gennaio 2022


TRAMA


A Srebrenica, nel 1995, viene scritta una delle pagine più nere della storia europea degli ultimi settant'anni. Ma Greta non ne sa quasi nulla: lei, nata a Milano, è concentrata sulla scuola e sulla sua passione, il nuoto. Non è mai stata in Bosnia, anche se metà della sua famiglia viene da lì. Non sa nulla dell'infanzia di suo padre Edin, delle intere giornate che ha passato, lui musulmano, a giocare nei boschi con Goran, l'inseparabile amico serbo. Dal passato, però, non si può fuggire, e così Greta si ritrova a scavare nella storia della sua famiglia, tornando laggiù dove tutto è cominciato. Dall'autore di "Fra me e te", un romanzo che ci riporta a vicende dei Balcani di ieri e che ci insegna tanto anche sull'oggi, mettendoci in guardia dal fatto che la paura (in questo caso del diverso per religione) può diventare odio e persino guerra. E che ci restituisce con tocco lieve e potente insieme un ritratto di ragazzi stupendi, capaci di ripartire, di sognare un futuro diverso, oltre ogni frontiera e distanza. 

Che dire.. un altro bellissimo libro di questo autore, una storia toccante, triste, vera, che ci riporta alla memoria un momento storico, la guerra in Bosnia, che forse, avremmo preferito non approfondire o ricordare.

La trama alterna passato e presente, la triste guerra vissuta dal padre musulmano e la scoperta della sua personale e agghiacciante verità da parte della figlia Greta, oggi. Quest’ultima ripercorrerà, attraverso gli occhi della nonna, momenti e storie che il padre non è mai stato in grado di rivangare, raccontare, poiché, purtroppo, strazianti. La perdita di amici, parenti, famiglie distrutte, vite tolte in un battito di ciglia.

Ma l’autore, ancora una volta, ci trasmette questa bellissima sensazione di ricerca della pace interiore, sempre, nonostante tutto, possibile da raggiungere solo grazie al perdono, per noi stessi e soprattutto per chi ci ha fatto soffrire. Difficile in simili circostanze, ma l’unico modo per poter continuare a vivere ed essere finalmente liberi.

Ho vissuto dentro un assedio, so cosa vuol dire sentirsi un animale in gabbia. Per questo non permetto a niente e a nessuno di imprigionarmi di nuovo, nemmeno al mio odio.” 

La prosa sempre splendida, scorrevole ma al contempo mai banale, anzi profonda ed emozionante in quella che vuole anche essere una denuncia di superficialità, un monito per il futuro affinché certi errori dell’umanità possano smettere di ripetersi. 
Mi commuovo ancora adesso mentre ve ne parlo, ma non posso che consigliarlo poiché meraviglioso. Complimenti Marco

SABRINA

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