La mia recensione per Thriller Nord - Cuore apolide, di Roberto Pegorini

 
Roberto Pegorini ritorna in libreria, grazie a iDobloni Editore, con "Cuore apolide" il primo dei tre romanzi che formano la trilogia noir avente come protagonista il giornalista Fabio Salvi, segnando così l'esodo narrativo di uno scrittore di gran talento. Sul sito di Thrillernord trovate anche l'intervista all'autore presso il Covo della Ladra, in  "Speciale Roberto Pegorini". Da non perdere


Autore: Roberto Pegorini
Edito: iDobloni del Covo della Ladra
Pubblicato: 25 marzo 2025
Genere: Noir
Pagine: 336


SINOSSI


Fabio è un giornalista di cronaca nera, Stefano un poliziotto di un commissariato milanese. Il primo è schivo, malinconico e innamorato della sua professione, il secondo è allegro e vivace. Ad unirli un'amicizia vera nata sul posto di lavoro. Quando però decidono di aiutare Katia, una giovane maestra di asilo convinta che un bambino sia vittima di maltrattamenti da parte del padre, una persona potente e pericolosa, il loro rapporto vacillerà. Durante le indagini entrambi subiranno il fascino di Katia, ma mentre Stefano è single, Fabio è in piena crisi sentimentale con la sua fidanzata Marika. A questo si aggiungerà un misterioso stalker che tormenta le notti del giornalista. E come sfondo troviamo una Milano molto nostalgica.


“Io faccio il giornalista perché è l’unico mestiere che credo di saper fare, perché voglio raccontare la verità e perché mi regala la straordinaria opportunità di venire a contatto con tanta gente”.

Fabio, giornalista di nera riservato ed introverso, impavido in ambito lavorativo, l’attendibilità della notizia è il suo principale obiettivo, che lo porta spesso, però, a mettere a rischio la sua incolumità e a non tirarsi indietro neanche davanti ad un caso pericoloso come quello che lo vedrà interfacciarsi con una persona subdola e perigliosa. 
Stefano, poliziotto estroverso e caciarone, è legato a Fabio da un’amicizia che si protrae ormai da parecchi anni, basata su rispetto e stima reciproci. Il difendersi e sostenersi a vicenda davanti a chiunque provi a mettere in dubbio le qualità dell’altro è il loro modus operandi e in commissariato nessuno sembra non esserne al corrente.

Sarà Stefano a chiedere aiuto a Fabio, poiché ha deciso di indagare (al momento in maniera ufficiosa), su un caso che vede coinvolti un bambino di cinque anni, quasi sicuramente vittima di un padre violento. Non c’è ancora un pezzo da scrivere, non c’è ancora una storia, ma solamente la possibilità di aiutare un amico ed un bambino indifeso e, come Stefano ben sa, Fabio non è solito tirarsi indietro in simili circostanze.

Una maestra d’asilo dalla bellezza disarmante, un’attrazione non corrisposta e, dulcis in fundo, un corteggiamento lusinghiero ma non richiesto, sembrano motivi sufficienti, al momento, a creare scompiglio tra i due amici.

E' la vita sentimentale di Fabio, tuttavia, il motivo preponderante del suo malessere interiore, del suo disagio, del suo momentaneo distacco dalla realtà e dagli amici poliziotti Stefano e Laura, preoccupati per certi suoi insoliti atteggiamenti che lo rendono ancora più riservato e schivo.
La fidanzata Marika è “lontana”, poiché il suo cuore e la sua mente sembrano essere altrove, non più in sintonia con quelle dell’uomo che per lei sarebbe disposto a fare qualsiasi sacrificio, perdonare qualsiasi errore. Quell’obiettivo comune che li ha visti condividere tre anni della loro vita insieme, sembra non essere più equamente condiviso da entrambi. 

I flashback nei quali si rifugia e che vive come se fossero attimi o momenti presenti, sembrano non essere più di conforto ad un uomo distrutto da una realtà che ha percepito, ma non è ancora pronto ad affrontare, incapace di scavare a fondo tra le ceneri dei sentimenti di colei che ama.

Fabio è, a mio avviso, un protagonista inusuale. 
Sicuro di sé in ambito lavorativo, alla costante ricerca di verità e giustizia, sembra che niente e nessuno possa farlo dubitare delle sue scelte ed azioni, l’istinto prevale sulla ragione, incurante di poter mettere a rischio la propria incolumità. Indubbiamente ammirevole, leale, altruista, colpisce il lettore e lo conquista, facendolo soprassedere su quelle che sono le sue insicurezze in ambito sentimentale, la sua eccessiva emotività, la sua straripante bontà. 

Milano fa da spettatrice alle vicende di questi splendidi personaggi, pronta ad accogliere i loro stati d’animo, a farsi carico delle loro emozioni, tradimenti, minacce, pedinamenti, sparatorie, in quella che si dimostrerà una lettura che saprà catturare il lettore anche per quella consistente parte emotiva delle persone che la caratterizzano, oltre ad una trama intrigante ed un crescendo di suspense e colpi di scena. Un noir dall’indagine non indagine che lascerò a voi scoprire...

Anche in questo libro la penna di Pegorini è scorrevole, capace, introspettiva, mai banale. Il finale, inaspettato, lascia con il fiato sospeso, in attesa di un secondo capitolo dove poter ritrovare gli ormai familiari Fabio, Stefano, Laura, l’ispettore Greco, la dottoressa Borsa…

“E davanti a questo regalo della natura gli viene da pensare che il suo è un cuore apolide: avrebbe tanto amore da donare eppure non trova pace e riparo ed è costretto a vagare nel mondo dei sentimenti altrui, senza patria, senza colpa”.

SABRINA

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