La mia recensione per Thriller Nord - Glia angeli perduti, di Giovanna Barbieri
Ed eccoci di ritorno in una Firenze degli anni 80, dove Giovanna Barbieri ci coinvolge e incuriosisce con il terzo caso della coppia di poliziotti Orlandini e Boretti, dal titolo "Gli angeli perduti". Assolutamente consigliato.
Autore: Giovanna Barbieri
Serie: Le indagini di Boretti e Orlandini vol. 3
Data di pubblicazione: 14 ottobre 2024
Edito: Self Publishing
TRAMA
Terza indagine intricata per gli ispettori Boretti e
Olandini. Giugno 1983. Mentre le partite del Calcio Storico Fiorentino
riempiono Firenze, Fiammetta e Guglielmo sono incaricati d’investigare sulla
morte di un giovane architetto, picchiato, strangolato ed evirato nel parco
delle Cascine. Il caso si rivela subito molto complicato, poiché la vittima è
nota per le molteplici frequentazioni negli ambienti della prostituzione e
della droga. Quando altri efferati omicidi, a lui collegati, scuotono Firenze,
i sospettati si moltiplicano.
Ed eccoci di ritorno in una
Firenze degli anni 80, dove Giovanna Barbieri ci coinvolge e incuriosisce con
il terzo caso della coppia di poliziotti non più definita in centrale dai
colleghi, con loro somma gioia, “Mork e Mindy”.
Guglielmo Orlandini,
rispettivamente ispettore capo e Fiammetta Boretti, ispettore, entrambi alla
Mobile di via Fermi di Firenze, si ritroveranno catapultati, una domenica di
giugno del 1983, al parco delle Cascine, il più grande parco pubblico della
città.
Un posto di giorno tranquillo,
che vede svolgersi i giochi dei bambini, le passeggiate con il cane, gli
allenamenti sportivi. Tutt’altro aspetto assume il medesimo parco la sera, dove
le frequentazioni cambiano radicalmente e subentrano prostitute, clienti,
spacciatori, drogati, magnaccia. Indubbiamente un ambiente poco raccomandabile.
Qui è stato rinvenuto un corpo che poi si scoprirà essere dell’architetto Luca
Argento, in condizioni raccapriccianti che lascerò a voi scoprire.
L’architetto sembrava, a primo
acchito, condurre una vita tranquilla. Le indagini hanno immediatamente inizio
e i nostri arguti ispettori non impiegheranno troppo tempo a scovare la polvere
nascosta sotto il tappeto, grazie a domande pertinenti a coloro i quali
facevano parte, in maniera più o meno intima, della vita della vittima.
Un uomo
dalla dubbia moralità Luca Argento, la cui fortuna è stata quella di
incontrare donne poco propense ad ammetterlo.
“Speravo di poterlo
cambiare con il tempo, ma non sono mai riuscita. Luca non aveva un carattere
facile, ma io lo desideravo e lo amavo”.
Firenze si tingerà, nel giro di
pochi giorni, nuovamente di rosso. Stesso modus operandi. L‘architetto non
sarà l’unica vittima sulla quale Guglielmo e Fiammetta dovranno indagare.
In certi momenti sembrano
distratti, i nostri ispettori, da pensieri inerenti alla loro vita privata.
Fiammetta non è in ottima salute e attende di poterne parlare con Alessandro,
il suo fidanzato. Guglielmo ha la sua personale idea di relazione che al
momento sembra scontrarsi con quella del suo compagno, Marco. L’ omosessualità
un ostacolo alla sua carriera per la quale ha studiato, fatto sacrifici,
rinunce, la tendenza a non esporsi troppo, a non lasciar trapelare la verità.
Una calda estate fiorentina, un
caso dalla difficile risoluzione, due professionisti che sul campo, e non solo,
si amalgamano alla perfezione, interrogatori a tappeto, varie piste al vaglio,
esami del DNA. Per quanto concerne me, un tuffo nel passato, ricordi vividi di
telefoni fissi con il filo, cabine telefoniche dalle quali poter chiamare
grazie all’ausilio di qualche gettone, l’alfetta della polizia, la mitica
macchina da scrivere Olivetti e sigarette accese e fumate in qualsiasi luogo
chiuso dove fosse disponibile un posacenere.
La Barbieri ha una scrittura che
cattura, scorrevole ma con un’indubbia ricercatezza lessicale, uno stile
ineccepibile.
La narrazione breve, diretta, con le descrizioni accurate dei luoghi
e dei personaggi, (quest’ultimi veri e quasi tangibili), si svolge nel qui ed
ora, senza perdersi in prolisse introspezioni, ma capaci di elargire un’indagine
ben strutturata, ricca di colpi di scena in un contesto crudelmente attinente
alla realtà.
“I magnacci sono gelosi e
possessivi con le loro sfruttate. Chi danneggia le donne o cerca di farle
uscire dal giro, è punito molto severamente. Non per amore, loro non amano, ma
per denaro. La merce rovinata non si compra”.
Il brutale giro della
prostituzione, lo sfruttamento dei papponi nei confronti delle loro “protette”,
le violenze fisiche, gli inganni che certe giovani donne si ritrovano costrette
a subire, costituiscono una realtà innegabile che porta il lettore, usando un’iperbole, a
sostenere più la tesi e il movente dell’assassino, che provare pietà per le
vittime in questione.
Ovviamente il finale ci lascia
con una morbosa curiosità inerente al privato dei nostri ispettori, per cui
Barbieri, inutile dirlo, rimaniamo in fervida attesa del prossimo capitolo!
SABRINA
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