La serie di Costanza Macallè, di Alessia Gazzola
In trepidante attesa del prossimo libro di Alessia Gazzola, in uscita il 19 novembre, vorrei parlarvi brevemente di “La serie di Costanza Macallè”, edito Longanesi. Per chi ancora, ahimè, non l' avesse letta...
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Anno di pubblicazione: dal 2019 al 2022
Serie: La serie di Costanza Macallè
Genere: narrativa
TRAMA
Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com’è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull’aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c’è l’essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l’istituto di Paleopatologia di Verona, e io – che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari – mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle.
In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, me lo dico sempre, è questione di Costanza.
E con un breve riassunto del
primo capitolo ha così inizio la storia di Costanza, giovane protagonista laureata
in medicina, ma con al momento come unica opzione un ruolo di ricercatrice per
un anno presso l’Istituto di Paleopatologia di Verona. Costanza e la sua
bambina quasi treenne Flora sono pronte ad iniziare questa nuova avventura al Nord, dove ad attenderla vi è la sorella Antonietta, con tutto ciò che ne consegue.
Nuove figure entreranno a far parte della vita delle “donne” Macallè, stravolgendola e arricchendola al tempo stesso.
Non posso
dirvi oltre nel caso non aveste letto la serie o ve ne mancasse uno in
particolare, se non che Costanza è una protagonista della quale è impossibile
non innamorarsi. Un indubbio connubio di contraddizioni, guidate però, da tutte
le migliori intenzioni del mondo. Dolce quando ripensa alla mamma, toccanti i
sentimenti che esprime. Il suo mettersi in discussione, riconoscere di
commettere errori ( soprattutto come madre), il cercare di vedere le cose da un punto di vista il più
obiettivo possibile, la rendono davvero uno splendido personaggio femminile. La
travagliata storia tra lei e Marco coinvolge, emoziona e fa anche un po’
arrabbiare.
-"Tu non pensi che alla fine...tutto quello che ci è successo, a partire da Malta, ci abbia portati esattamente qui, come se avesse tracciato una strada e noi ci fossimo limitati a seguirla?"
-"Io la faccio più spiccia, Rossa..."
L’autrice, con grande maestria, si addentra
nell’affascinante mondo dell’indagine storica, arricchendo la narrazione con
approfondimenti veritieri alternati a semplice fantasia (spesso perfettamente
attinenti al presente emotivo della protagonista), per i quali si denota una ricerca
approfondita e minuziosa.
Ogni personaggio, a mio avviso, arricchisce la
vicenda e dà vita ad intrecci che rendono il districarsi della matassa sempre
più complicato per Costanza messa,
inoltre, a dura prova dai comportamenti ambigui di Marco.
Una narrazione accattivante
ed ironica, (Flora ne dirà delle belle, soprattutto nel secondo capitolo) ma al
contempo introspettiva e romantica.
Cosa state aspettando?
SABRINA
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