Ultimo appello, di Salvo Toscano
Autore: Salvo Toscano
Pagine: 251 pagine
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Serie: Le indagini dei fratelli Corsaro Vol. 1
Pubblicazione: 30 Luglio 2020
Genere: Giallo
TRAMA
Palermo. Una giovane madre viene assassinata a coltellate
nel suo appartamento. Qualche giorno dopo, una coetanea viene uccisa da un
pirata della strada. I fratelli Roberto e Fabrizio Corsaro, un avvocato
penalista e un cronista di nera, si trovano alle prese con i due delitti nelle
rispettive attività professionali. Ma sarà solo scavando nelle vite delle due
vittime che si imbatteranno in un terribile segreto del passato, tenuto
nascosto per anni da un patto di omertà. L’indagine riuscirà ad abbattere un
imponente castello di bugie e silenzi?
Una Palermo con il traffico invivibile dell’orario di punta,
le sue stagioni da interpretare, il cibo irrinunciabile, le viste mozzafiato,
ospita i fratelli Roberto e Fabrizio, avvocato penalista il primo, cronista di
nera il secondo.
Un macabro omicidio li porterà a collaborare, seppur ognuno
nella rispettiva attività. Un’indagine che non si fermerà all’apparenza, alle
ovvie conclusioni, ma che i due fratelli non desisteranno dall’ analizzare nel
minimo dettaglio, andando a scavare nel passato della vittima, e non solo.
Diversissimi i fratelli Corsaro, ad accomunarli solo la
laurea in giurisprudenza e gli stessi occhi del padre. Roberto è meno bello (e
non sono io ad averlo stabilito), ama la lirica, i classici, è cattolico,
sposato, insomma un bacchettone. Fabrizio è attraente, adora il pop inglese e
il rhythm & blues americano, la narrativa contemporanea, il cinema trash e
b-movies ed è molto propenso alla”poligamia”, insomma irresistibile (indovinate
chi è a dirlo?)
Scherzi a parte, Toscano ci propone una trama
coinvolgente, ironica, sapientemente alternata a momenti più crudi e
introspettivi. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, con il pov in
prima persona alternato dei due fratelli.
La prosa è scorrevole ma
ricercata, e l’autore spazia descrivendo i gesti dei personaggi, i luoghi
circostanti, utilizzando frasi celebri, titoli di film, canzoni, parole in
dialetto, ma soprattutto soffermandosi sui sentimenti, le relazioni, il vissuto
di ogni giorno dei fratelli Corsaro, in particolar modo di Fabrizio. Finale
inaspettato, epilogo bellissimo, che mi ha emozionata.
“Monica aveva ragione. È una prerogativa delle mogli avere
ragione”.
E dopo questa “perla” che condivido pienamente, da non
perdere per chi ancora non conoscesse
questo autore.
SABRINA
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