Il morso del varano, di William Bavone
La prima indagine di Nico De Luca ci attende, grazie alla penna di William Bavone, in una ricerca spasmodica dell' assassino, capace di coinvolgere e tenere con il fiato sospeso.
Autore: William Bavone
Pagine: 256
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Serie: La prima indagine di Nico
De Luca
Pubblicazione: 12 luglio 2024
Genere: Giallo
TRAMA
Filippo Stefanini, giudice di Bologna, viene ucciso da un
misterioso assassino. L’indagine si preannuncia delicata e difficile, sia per
il ruolo ricoperto dalla vittima sia perché non sono state lasciate tracce
sulla scena del delitto. Il PM decide di mettere subito al lavoro sul caso
l’ispettore Nico De Luca, conosciuto come il “Salentino Albino”, un pugliese
arrivato in Emilia per seguire le proprie ambizioni professionali, ma anche per
allontanarsi dal suo passato. De Luca ha con sé Giulia, una nipote
universitaria che gli causa non pochi problemi. E mentre il loro rapporto
diventa sempre più teso, l’indagine si complica ulteriormente: un nuovo
omicidio terrorizza la città. Questa volta il corpo senza vita è quello di un
ex poliziotto, Giorgio Spiga. Inizialmente i due omicidi non sembrano
collegati, ma un insospettabile fil rouge li unisce.
Riuscirà De Luca a sciogliere il nodo della matassa in tempo
e a fermare la scia di sangue che serpeggia inesorabile per le strade di
Bologna?
Passato e presente si mescolano, tingendo di sangue le vie
di Bologna.
“La vendetta è un piatto che va
servito freddo”, dice il detto ed è quello che non desiste dal fare il nostro
assassino, covando una tale rabbia negli anni che niente e nessuno è in grado
di smorzare. E fino a che punto, io mi domando, credendo di essere nel giusto, perseveriamo
nei nostri errori?
La storia si svolge a Bologna.
L’ispettore Nico De Luca dovrà occuparsi di un omicidio che ha come vittima
l’ex giudice ormai in pensione Filippo Stefanini, brutalmente ucciso nella
propria abitazione. La squadra Mobile di De luca, che vi illustro volentieri
poiché sono sicura la ritroveremo nei casi futuri, si compone di Gabriele
Molinari, il “Minotauro”, Antonio Conti e il dottor Paolo Ferzetti della
scientifica, detto “Ratatouille”, lascio a voi scoprire perché. Il caso non
sembra di facile risoluzione fin da subito.
Le prime considerazioni di De Luca sembrano interessare il vicesindaco
Ferri e la sua corsa ai bandi fieristici, medesimo interesse dell’ex giudice e
della moglie, molto partecipe alla recente vita politica del marito. De Luca
sembra brancolare nei buoi e a peggiorare la situazione, un ulteriore omicidio
si aggiunge al precedente, con all’apparenza nessun movente ad unirli.
Un uomo combattuto il nostro
“salentino albino”, che preferisce la montagna al mare e non disdegna il freddo.
La decisione di lasciare la Puglia e trasferirsi a Bologna, fa sì che spesso
abbia nostalgia di casa. I ricordi legati al nonno e le sue massime a
insinuarsi nella vita di tutti i giorni, la nostalgia dei genitori, la
splendida infanzia con Enrico, il fratello. La presenza nella sua vita e nel
suo piccolo appartamento della nipote Giulia, studentessa universitaria, non
contribuisce a migliorare il suo stato d’animo irrequieto, burbero ed insoddisfatto,
a causa purtroppo delle incomprensioni che stanno vivendo.
Bavone ci guida, passo dopo passo,
nell’indagine, in una Bologna tetra ma al contempo musicale, grazie ad una
prosa coinvolgente, scorrevole, a tratti ironica, che vede l’alternarsi
dell’uso della terza persona per descrivere lo svolgersi delle ricerche, ad un’incisiva prima persona che concerne l’assassino,
spietato, assetato di vendetta. Ci dà modo, al contempo, di affezionarci al
protagonista, così umano da sembrare quasi reale. Una trama ben
strutturata dove non mancherà un crescendo di suspense verso il finale,
completamente inaspettato. Felicissima di non essermi persa questo primo
capitolo e in trepidante attesa di un secondo, a voi non posso che
consigliarlo.
SABRINA
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