Scacco al re, di William Bavone

 
Intenso, avvincente, introspettivo, crudo, il secondo capitolo che vede nuovamente protagonista l'ispettore Nico De Luca, sarà in grado di tenervi con il fiato sospeso pagina dopo pagina. William Bavone ritorna e stupisce con "Scacco al Re", edito Newton Compton Editore.


Autore: William Bavone
Editore: Newton Compton Editore
Pubblicazione: 11 luglio 2025
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 291


SINOSSI


Vincenzo, Monia e Diego sono una famiglia felice. Lui lavora in banca, lei è una interior designer di successo e Diego sta decidendo il proprio percorso universitario. Tutto perfetto, fino a quando Vincenzo inizia una partita a scacchi online con un misterioso avversario, Faber37. Mossa dopo mossa, il gioco si sposta presto dal computer alla vita vera, e ogni errore ha conseguenze paurosamente reali. L’ispettore Nico De Luca, invece, è alle prese con diversi casi e un nuovo membro della squadra suo fan: il giovane Filippo De Vitis. Il Salentino Albino si muoverà tra delitti passionali e sparizioni misteriose, ma qualcosa lo spinge a interessarsi alle vicende di Vincenzo. Il tempo stringe, la partita a scacchi sta volgendo alla fine. Chi vincerà tra la vita e la morte?


Una bella casa, calda, accogliente, un matrimonio basato su condivisone, amore, sincerità, che sfugge alla noia, nonostante il trascorrere del tempo lento e inesorabile. 
Un figlio adolescente che sta crescendo, che non sembra destare preoccupazione ma ulteriore unione, e che Monia e Vincenzo cercano di proteggere dalla recente violenza che sta invadendo la città.
Un lavoro, per quest’ultimo, che ha visto susseguirsi negli anni degli avanzamenti di carriera, e pur non destando sempre entusiasmo, ha dato soddisfazioni, una posizione, la meritata remunerazione.

Una semplice partita a scacchi cominciata on line per ovviare a momenti di noia, dilettarsi con un passatempo che anche in passato ha dato a Vincenzo soddisfazioni e la giusta dose di adrenalina, lo vede ora interagire con qualcuno di molto abile in questo gioco matematico, di riflessione e tattica. Da semplice diversivo, diventa un pensiero fisso che fa perdere il sonno, crea distrazione sul lavoro, silenzi tra le mura domestiche: che mossa fare, chi spostare, come proseguire per vincere. 

Quello che per Vincenzo è solo un gioco, però, per il suo avversario, Faber37 è molto di più. 
Sulla scacchiera non ci sono solo pedine, ma persone che vengono mosse con criterio da una mente calcolatrice e perversa, il cui unico scopo è quello di perpetrare la sua vendetta, secondo un disegno messo a punto e studiato nei minimi dettagli, nel tempo, con pazienza, ad insaputa di un ignaro giocatore, il quale vedrà la sua vita mutare nell’arco di giorni, mesi, fino a scivolargli via tra le mani in una fuga inarrestabile.

Nessun volto dietro quei movimenti, nessun colpevole, solo supposizioni al momento prive di fondamento portano Vincenzo a dubitare di chiunque lo circondi. 

Quanto possiamo resistere alle provocazioni prima di soccombere? 

Anche per l’ispettore Nico De Luca, il “Salentino Albino” dall’aspetto burbero, dai toni sarcastici, ma dalle spiccate capacità investigative, l’idea della semplice coincidenza sembra stridere con la realtà, lo lascia perplesso, non lo convince. 

Al momento molto coinvolto dalla sua città d’adozione, Bologna, che si sta dimostrando particolarmente violenta, si ritrova a far fronte a diversi omicidi che si susseguono con lo stesso modus operandi e al cui killer riuscirà presto a dare un volto, anche grazie all’aiuto di validi e fidati collaboratori: Antonio Conti, Gabriele Molinari e l’ultima leva, Filippo De Vitis, suo grande estimatore.
Il suo passato sentimentale, che ogni tanto fa capolino in carne ed ossa buttando sale su una ferita ancora aperta, gli impedisce di guarire, andare avanti, abbandonarsi nuovamente ai sentimenti
Un miglior rapporto con la nipote Giulia, l’indiscussa empatia nei confronti dei suoi collaboratori e la capacità di fare squadra, lo rendono un personaggio dalle molteplici qualità e con il quale in questo nuovo capitolo è impossibile non entrare in sintonia o non provarne stima.

“La vendetta può essere un fiume impietoso che esonda e distrugge, oppure può essere distillata in gocce che poco per volta vibrano nell’aria e cadono solenni. Nel primo caso ci si nutre dell’attimo, lo si succhia con avidità, ma poi? Finisce tutto in un non senso, una mancanza che si arrampica nell’esofago e soffoca il desideri di godere ancora del succo nettarino che contiene. La goccia, invece, provoca emozioni che dilatano il tempo, brividi di lussuria che si ripetono con costanza.”

Il punto di vista si alterna tra i vari personaggi a cui l’autore ha attribuito un ruolo ben preciso sulla scacchiera ed ogni capitolo ne prende il titolo: il Re bianco, il Cavallo, la Regina, l’Alfiere. La partita assume così, connotati sempre più concreti.

La suspense è una costante per tutta la narrazione, che induce il lettore a divorarne le pagine alla spasmodica ricerca di un indizio, una parola in grado di far capire chi si celi dietro il famigerato Faber37, lo scacchista intenzionato a giocare con l'esistenza di Vincenzo e determinato a vincere anche nella vita reale.

Un registro linguistico ineccepibile, incisivo, mai scontato, capace di coinvolge  grazie a capitoli dal ritmo serrato che si alternano ad una narrazione più lineare. Numerosi colpi di scena fanno da sfondo ad un intreccio che vede due storie parallele sapientemente sfiorarsi, fino a diventare un tutt’uno verso il finale, triste, toccante, impietoso, ma anche catartico, capace di riequilibrare i sentimenti del lettore.

William Bavone ci delizia con un romanzo che non è semplicemente un giallo, o thriller che dir si voglia, ma è un feroce viaggio all’interno della psiche umana la quale, consciamente, si nutre di una pietanza chiamata vendetta, nuda e cruda, (che ritorna preponderante anche in questo secondo capitolo) infischiandosene delle conseguenze, spietate, distruttive, con le quali inevitabilmente dovrà fare i conti. 
All’inevitabile conclusione di come tutto torni, nel bene o nel male


Bellissimo.

SABRINA

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