Ovunque tu sia, di Harlan Coben
Una piacevolissima scoperta questo autore, Harlan Coben, che con il suo ultimo libro dal titolo "Ovunque tu sia", edito Longanesi, unisce suspense, coinvolgimento ed emozioni.
Autore: Harlan Coben
Editore: Longanesi
Genere: Thriller,
Pagine: 362
Pubblicato: 21 maggio 2024
TRAMA
Nella fatidica notte che spezza la sua vita perfetta, David si sveglia e si trova immerso in una scena sconcertante: suo figlio Matthew è stato assassinato. Fin dalle prime ore la polizia e la sua stessa famiglia sospettano che il responsabile del brutale omicidio sia proprio lui. Ma non è così che è andata. David però non può provarlo. Distrutto dal dolore e tormentato dal senso di colpa, si lascia andare al suo destino: assiste impotente allo sgretolarsi della propria linea difensiva e al naufragio del proprio matrimonio finendo per accettare la condanna all’ergastolo. Dopo cinque anni passati in totale isolamento, David riceve la visita della cognata, che gli mostra una foto recente scattata in un parco. Sullo sfondo, appena visibile, c’è un bambino. E quel bambino è Matthew. David è sconvolto: possibile che suo figlio sia ancora vivo? Eppure ne è sicuro: quel ragazzino nella foto non è un sosia. Glielo dice il cuore.E il cuore pretende una risposta, subito. Per trovarla, David ha una sola possibilità: un rischiosissimo e folle piano di fuga. Inizia così una corsa contro il tempo e contro tutti per scoprire cosa è davvero successo quella maledetta notte. Fino a quando David riuscirà a depistare gli agenti dell’FBI che lo braccano? Fin dove potrà spingersi? Chi riuscirà a fermare un padre disposto a tutto pur di scoprire la verità su un figlio che credeva perso per sempre?
"Non avrebbe mai dimenticato il suo bambino meraviglioso. Mai. Qualunque cosa fosse successa. Nemmeno per un secondo. L'aveva capito ormai. Un trauma del genere non lo superi...impari a conviverci. Per quanto dolore ti causi. Non lotti contro il dolore. Non lo respingi. Lo accogli e lo lasci diventare parte di te".
David è sicuro di non aver ucciso in maniera brutale il figlio Matthew, di non essere stato lui a renderlo irriconoscibile con una mazza da baseball.
Un matrimonio in crisi, però, qualche bicchiere di troppo e frequenti amnesie sembrano raccontare un’altra storia. Sarà, infine, la testimonianza di un’anziana vicina di casa a dare il colpo di grazia e sciogliere ogni possibile dubbio sulla sua innocenza.
Cinque anni di isolamento totale, il rifiuto di ogni visita, nessuna notizia su chi è rimasto fuori dalle mura di un carcere che ogni giorno sembrano essere sempre più opprimenti, pericolose, fino alla visione di una foto, di un volto, capaci di ridare a David la speranza.
David e Rachel sono sicuri di ciò che stanno guardando, o è solo il frutto di un desiderio mai realmente sopito?
“Un singhiozzo mi lacera il petto. Mi accosto il pugno alla bocca e lo mordo. Prima di riuscire a rompere il silenzio, mi ci vuole qualche istante. Poi mi esprimo in maniera semplice. E’ Matthew”
Inizia così quest’avventura, a seguito di un’evasione, all’insegna
del rischio e dell’improvvisazione, dove tra FBI, malavita e corruzione, David
si troverà alle calcagna persone pronte ad ostacolarlo ma, inaspettatamente, anche qualcuno che
non desiste dal dimostrargli fiducia.
Le bugie sono, per buona parte della narrazione, il filo conduttore di questo romanzo, causa preponderante dell’incedere degli accadimenti, dove in tanti hanno dato il loro meschino contributo affinché la vita di David si trasformasse in quella di un repellente infanticida, della cui innocenza hanno dubitato persino alcuni familiari.
Un thriller che mi ha catturata e fatto
sperare insieme al protagonista di poter porre fine alle sue sofferenze e dare finalmente una svolta alla sua miserabile vita, a prescindere dalle conseguenze. Toccante il modo in cui ha passivamente
accettato il suo destino di assassino, poiché una vita senza il proprio figlio
è una vita che non vale la pena di essere vissuta.
Un timing perfetto, che vede
la trama svolgersi nel qui e ora, con qualche breve flashback che favorisce un’immedesimazione
totale. L’autore utilizza sia la prima persona (per David) che la terza (per il
resto dei personaggi).
Un libro che cattura, emoziona, ricco di colpi di scena,
del quale personalmente ho apprezzato i dialoghi realistici e spesso ironici e
il personaggio di Rachel, che non desiste dal mettersi in gioco, rischiando il tutto per tutto.
Consigliatissimo
SABRINA
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