Cadono foglie di agave, di Veronica Cara
Esordio interessante nel mondo della scrittura per Veronica
Cara, alla sua prima pubblicazione con un thriller capace di
coinvolgere, dal titolo "Cadono foglie di Agave, edito "Gruppo Albatros Il Filo"
Autore: Veronica Cara
Pagine: 120
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Pubblicazione: 26 luglio 2024
Genere: Thriller
TRAMA
Raul insieme a Helena, è questo il motivo che spinge
Veronica a scappare ad Agave e a ricominciare nella villa che era stata
dell'amata zia, in mezzo al verde. "Non ne ero perfettamente conscia, ma
intuivo che stava iniziando un nuovo capitolo della mia vita ed ero curiosa di
sapere come sarebbe andata." Qui conoscerà Ania che lotta contro il dolore
per aver perso una figlia a causa di una grave malattia e il conseguente
fallimento del suo matrimonio. Anche lei scappa da un passato pesante e doloroso.
Anche lei, come Veronica, proverà a ricominciare una nuova esistenza ad Agave,
ma entrambe sanno bene che le questioni irrisolte o mai affrontate tornano a
bussare e chiedono il conto. E poi incontrerà Alberto, Soraya, Sebastian,
Paolo, ognuno con il suo passato… Ma un omicidio turberà l'allegra brigata e
inizieranno a insinuarsi dubbi e paure…
Veronica, insegnante trentenne, lascia il posto in cui vive
a seguito dell’inaspettato tradimento del suo fidanzato Raul per dirigersi alla
lottizzazione Agave, dove la zia Saida, da poco defunta, le ha lasciato la
splendida villa Giglio, in un contesto quasi fiabesco. Un’adolescenza difficile
quella di Veronica, segnata del dolore per la perdita di entrambi i genitori a
diciannove anni, le sporadiche ma pur presenti amnesie, la difficoltà a
socializzare con i suoi coetanei all’università. La villa le appare, al momento,
come l’unica via di fuga dalla vita che si sta lasciando alle spalle.
In questo
inconsueto contesto avrà modo di conoscere i nuovi vicini di casa: Soraya, che
lavora come cameriera in una tavola calda, è il primo viso sorridente e
disponibile nel quale si imbatte appena giunta in città; Ania, infermiera presso
villa Perto a tempo pieno, dove si occupa della figlia malata dei proprietari di
casa. Il suo passato è caratterizzato dalla devastante perdita della figlia a causa di una
malattia, che le ha sconvolto la vita, la carriera e il matrimonio; Alberto,
residente a villa Meni, per tanti anni è stato il fotografo di una
rivista indipendente, che lo ha portato a viaggiare molto. Un carico emotivo
troppo difficile da trasportare lo vede ad un certo punto, però, lasciare le zone di
guerra, rinunciando a trasferte logoranti, per occuparsi dell’organizzazione di mostre fotografiche.
A far
parte della nuova combriccola l'immancabile amica di Veronica, Cloe, il fratello
di Alberto, Paolo e il fisioterapista amico di Ania, Sebastian.
E mentre nascono nuove amicizie e si recidono legami vecchi e corrosivi, Veronica cercherà con tutta sé stessa di lasciarsi il passato alle
spalle, così come anche Soraya, Ania ed Alberto.
A spezzare l’idillio, un killer che si aggira nella zona,
con il conseguente e improvviso omicidio all’interno del gruppo di amici, che
porterà sconforto e panico. A questo punto non rimane che domandarsi: di chi fidarsi e di chi diffidare?
“Ero convinta che noi fossimo le parti complementari
della pizza quattro stagioni, diverse ma indispensabili le une alle altre. Io
ero sicuramente quella più razionale e prudente del gruppo, Ania la più
determinata, Soraya quella più allegra e Alberto quello più matto, ma matto in
senso buono.”
Un libro che parla di amicizia, di rinascita e di seconde
possibilità, anche quando l’ottimismo e la speranza tendono ad abbandonare il cuore, oltre la mente.
L'autrice descrive in maniera approfondita i sentimenti dei
personaggi, in particolar modo della protagonista, per la quale si esprime in
prima persona, riservando la terza persona al resto della comitiva.
La
scrittura è scorrevole pur non essendo banale e indubbiamente si crea una certa
dose di suspense con il procedere della narrazione, purtroppo molto breve.
Ringrazio Veronica per aver voluto condividere con me
questa sua prima esperienza letteraria, augurandole che sia solo
l’inizio di un nuovo entusiasmante cammino.
SABRINA
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